Nato nel 1999, Riccardo Conti incontra la fotografia durante la pandemia del Covid-19.
Intravedendo nel mezzo fotografico, uno strumento espressivo in grado di attuare un processo di catarsi, inizia la stesura di progetti finalizzati a materializzare visioni, concetti ed emozioni.
Influenzato da figure come Friedrich Nietzsche, Fernando Pessoa, Caspar David Friedrich, Edvard Munch e Arnold Böcklin, la sua ricerca si focalizza sul conflitto interiore e su tematiche legate al nichilismo e all'esistenzialismo.
Attualmente, sta concludendo gli studi specialistici in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.